PROVERBI BERGAMASCHI
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Questi vanno dal 101 al 120.
Qualche proverbio di questa pagina ha termini e contenuti leggermente scurrili.

              QUESTI NON HANNO AUDIO

  • 101
Chi incuntra öna dòna öl prim de l'an, la ghé va mal töt o l'an


Chi incontra una donna il primo dell'anno, gli va male tutto l'anno.

Commento:-Il solito modo un pò misogino di trattare le donne, molto in voga nel mondo contadino di una volta. Qui viene considerata come segno di sfortuna.

  • 102
-Ol vi bù l'è ol bastù di ècc!
- Zò i, sò sit

Il vino buono è il bastone dei vecchi!
Giù vino, sù sete(più ne bevi, più ti vien voglia di bere)

Commento:-Il vino era uno dei pochi piaceri che si potevano concedere i contadini di una volta, purtroppo alcune volte ne abusavano.

  • 103
Ol vi a bu mercat, al porta l'om a l'ospedal.


Il vino a buon mercato, porta l'uomo all'ospedale.

Commento:-Non molti anni fa il vino al metanolo provocò gravi danni a chi l'aveva bevuto.



  • 104
Quando la barba la tira al bianchì, lasa la dòna e bötet söl vi.


Quando la barba vira sul bianco, lascia la donna e buttati sul vino.

Commento:-Evidentemente una volta un uomo a 50 anni era già considerato un poco vecchio per poter fare sesso.



  • 105
Piötost che tö ü vècc co la barba grisa, l'è mei tö ü zuen sensa camiza.


Piuttosto di sposare un vecchio con la barba grigia, è meglio sposare un giovane senza camicia.

Commento:-Un'altra conferma che l'uomo, già verso i 50 anni era considerato un vecchiaccio.



  • 106
In cà sò, la aca la fa stà ol bò.


In casa sua la mucca fa stre il bue.

Commento:-In casa propria ognuno si sente libero di comportarsi come vuole

  • 107
La söpa sensa formai lè come öna carossa sensa caai.


- La zuppa senza formaggio è come una carozza senza cavalli.

Commento:-Non ce nè bisogno.



  • 108
Quando ol gal al canta mia a la sò ura, se lè ciar al sè sniùla


- Quando il gallo canta fuori orario, se c'è chiaro, diventa nuvoloso.

Commento:- Metèorologia contadina



  • 109
Serè de nocc, sel düra ün ura al düra a trop.


Sereno di notte, se dura un'ora, dura anche troppo

Commento:- Ancora metèorologia contadina



  • 110
Quando ol gal al canta söla sena, se ghè niol al se serena.


Quando il gallo canta all'ora di cena, se c'e nuvolo si rasserena.

Commento:-Evidentemente il gallo era considerato il meteorologo di fiducia.



  • 111
Berghem l'é söl sass, trist chi mör, pés chi ghe nass.


Bergamo è su di un sasso, triste chi ci muore peggio chi ci nasce.

Commento:- La posizione collinare non permetteva una grande produttività agricola, perciò la popolazione non si riteneva particolarmente fortunata.



  • 112
Dì mia gat se nò lè n'del sac.


Non dire gatto se non è nel sacco.

Commento:- Cerca di essere sicuro di quel che dici, se non vuoi fare brutta figura, o rimanere deluso.



  • 113
Sòfia bé, sòfia fort, sòfiem in del cül quando so mort.


Soffia bene, soffia forte, soffiami nel culo quando son morto.

Commento:- E' una critica verso chi finge di piangere soffiandosi il naso, quando visita una persona appena defunta, ma si è guardato bene dall'aiutarla quando era in vita. Naturalmente i congiunti e i vicini che conoscevano la situazione, commentavano con questa battuta feroce il falso dolore del personaggio in questione.

  • 114
Chi te de cönt la sò pèl, te de cönt ü gran castèl.


Chi tiene bene la propria pelle, tiene bene un grand castello.

Commento:- Anche se sembra ovvio, non sempre lo pratichiamo.

  • 115
Per cunsà zò bé l'insalata ga öl: Ü sapient, ün avaro, ü generus e ü mat.


Per condire bene l'insalata ci vuole: Un sapiente, un avaro, un generoso e un matto.

Commento:- Il sapiente è il sale(in zucca), l'avaro è l'aceto, perchè ne serve poco, il generoso è l'olio, ne serve molto, il matto fa le capriole, dunque rivoltare bene l'insalata.

  • 116
A fa ol siòr sensa entrada, l'è öna éta miseranda.


Fare il ricco senza entrate è una vita miserevole.

Commento:- Voler sembrare più ricchi di quello che si è in realtà, è un comportamento penoso, perchè prima o poi viene comunque smascherato.

  • 117
Töte i ròbe i vè a tai, fina ai onge de pelà l'ai.


Ogni cosa a un suo utilizzo, perfino le unghie che pelano l'aglio.

Commento:- Non buttare mai niente, primo o poi potrà servirti.

  • 118
I parer sensa sòlcc, i è come scorèse de fasöi.


I pareri senza soldi, son come le scoregge dei fagioli.

Commento:- I pareri senza un aiuto non valgono nulla.

  • 119
Ol fic per vess bù, al ga de iga, camisa de poarèt, còl del impicàt e cül de pescadur.


Il fico per essere buono deve avere, camicia di povero, collo d'impiccato e cilo di pescatore.

Commento:- Buccia che si sfalda (camicia lisa), la parte sotto il picciolo stretto e lungo(collo dell'impiccato), fondo bello largo(come il culo del pescatore, seduto tutto il giorno a pescare).

  • 120
La tròpa confidensa, la fa pèrt la rièrènza.


La troppa confidenza fa perdere la riverenza.

Commento:- tante volte è vero.



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